Questa sono io e qui comando io
C’è una società diretta esclusivamente da una regina, che va avanti da oltre 100 milioni di anni e si estende su tutto il pianeta. No, come potete immaginare non ha nulla a che vedere con l’Inghilterra, anche se l’inno dei Sex Pistols le si addice comunque. Si tratta della società, osiamo dire matriarcale, delle api.
Il capo supremo è appunto la regina, membro dominante e - letteralmente - madre di tutte le api presenti nell'alveare. È l'unica femmina che viene fecondata e che è quindi in grado di deporre uova e di conseguenza preservare la colonia. L'ape regina è anche responsabile della regolazione della temperatura e dell'umidità all'interno dell'alveare e della difesa dalle minacce esterne. All'interno della colonia vige una gerarchia ben definita e le api operaie (anch’esse tutte femmine) lavorano insieme per svolgere le diverse attività necessarie. Forse per ironia della sorte, in una società così longeva i fuchi, ovvero i maschi, non hanno affatto ruolo dominante: sono più piccoli e non hanno il pungiglione, non possono dunque difendere l'alveare. Il loro compito è principalmente quello di fecondare la regina, a volte di curare i piccoli e ‘pulire’ le celle in cui vengono deposte le uova. Il resto del tempo lo passano letteralmente a gironzolare perché, a differenza delle femmine operaie, non sono per genetica in grado di bottinare nettare e polline.
Il matriarcato, in generale
Tornando a parlare più in generale, il matriarcato - come facile intuire - è una forma di società in cui le donne svolgono un ruolo dominante nella famiglia, nella comunità e nella politica. Detengono loro il potere decisionale finale su questioni importanti che riguardano la famiglia o la comunità. Il matriarcato è da sempre al centro di studi e di dibattiti e le posizioni su di esso sono ancora molto contrastanti. Alcuni vi riconoscono un modello di società più equo e armonioso rispetto ad altri e soprattutto al patriarcato, mentre altri sostengono che sia meno efficiente e meno adatto a promuovere lo sviluppo economico e sociale. Altri invece sostengono che, alla stregua delle api, il matriarcato tra gli esseri umani si sia sviluppato ben prima del patriarcato: c’è infatti un dibattito sulla possibilità che il matriarcato fosse presente già nel neolitico. Tuttavia, le prove a sostegno di questa tesi sono ancora poche e controverse.
Società matriarcali e dove trovarle
Società matriarcali sono state osservate ovunque, ma sono più comunemente associate con le società indigene e tribali in Africa, Asia e America Latina. Tuttavia, alcuni studiosi sostengono che il matriarcato sia stato presente anche in alcune società antiche dell'Europa. Seppur non esista un vero elenco ufficiale, ecco alcune delle più note e interessanti realtà matriarcali del mondo:
- Umoja, Kenya: in questa società la presenza di uomini è totalmente vietata. A Umoja vivono al sicuro tutte le donne di Samburu che hanno subito stupri, matrimoni forzati, abusi domestici e mutilazioni genitali.
- I Khasi, India: quella dei Khasi è considerata la più grande cultura matrilineare del mondo. La loro popolazione è di oltre 1 milione di persone ed è guidata da donne. Qui i bambini prendono il cognome della madre e la nascita di una bambina è sempre motivo di grandi celebrazioni, mentre la nascita di un maschio è semplicemente accettata.
- Popolo Mosuo, Cina: come per le api, qui il capo di tutto è la matriarca che si occupa della maggior parte delle questioni tra cui il denaro, il lavoro, i rapporti tra le persone. Una curiosità: qui marito e moglie vivono in case separate e si vedono solo di notte.
- I Navajo, USA: in passato erano tradizionalmente un popolo matriarcale. Il capofamiglia era sempre la donna ‘la prima persona a svegliarsi e l'ultima ad addormentarsi ogni giorno’. Lignaggio, beni e proprietà erano generalmente passati attraverso il lato materno della famiglia. Oggi la loro società è ormai quasi totalmente priva di gerarchia. Seppur il matriarcato sia stato spesso descritto come un sistema basato sulla cooperazione e il mutuo sostegno, in cui le donne lavorano insieme per il benessere comune della famiglia e della comunità, alcuni critici riconoscono nelle società matriarcali disuguaglianze di genere, nonostante l'assunzione di ruoli di leadership da parte delle donne. Per altri studiosi il matriarcato resta solo una forma di resistenza al patriarcato e alle relative pratiche oppressive, piuttosto che come una forma alternativa di organizzazione sociale.
Bonus track: il Re Leone è una bufala
Oltre alle api, il regno animale è pieno di società matriarcali: elefanti, bombi, orche, lemuri e formiche sono solo alcuni esempi. Forse dicendo questo vi rovineremo un po’ l'infanzia, ma dovete saperlo: il leone non è il re della giungla. Sono le leonesse, infatti, ad essere incaricate della sopravvivenza dell’intero branco (maschi compresi). Sono loro a cacciare e inseguire le prede oltre che a garantire lo sviluppo della prole e ad avere ‘potere decisionale’ su ciò che concerne il branco.
EMILIA BIFANO