I prodotti di sintesi e le materie plastiche limitano il libero flusso dell’aria e possono trattenere calore e umidità, favorendo potenzialmente la proliferazione di lieviti e batteri nell’area vaginale (senza dimenticare che sono difficili da smaltire e quindi altamente inquinanti).

Oltre agli oli plastici grezzi, gli assorbenti igienici convenzionali possono contenere anche altri ingredienti potenzialmente pericolosi quali:

  • Neutralizzatori degli odori
  • Profumi
  • Ftalati (questi ultimi danno alla carta degli applicatori dei tamponi un tocco liscio ed elegante)

Per dare ai tamponi e agli assorbenti quell’aspetto bianco, puro e “pulito”, le fibre vengono comunemente candeggiate con il cloro. Il vero problema dello sbiancamento con il cloro è che questo processo rilascia diossina, una sostanza notoriamente tossica.

Inoltre molti dei prodotti odierni per l'igiene intima contengono polveri denominate SAP (Super Absorbent Powders - Polveri Super Assorbenti), si tratta di polimeri chimici derivati dal petrolio che trasformano i liquidi in gel, aumentando notevolmente l’assorbenza del prodotto.