Macchie di sangue, addio
Sono sicura che tutte abbiamo dovuto affrontare, e ben più di una volta, macchie di sangue sparse sui nostri vestiti o sul nostro intimo. Sui nostri volti prendeva forma, nel frattempo, il più grande dei punti interrogativi.
Abbiamo raccolto un po’di consigli da parte di alcune smacchiatrici seriali, perché possa rimanervi qui come piccolo vademecum.
1) Se il sangue è fresco, la situazione è la più semplice. Usate un getto d’acqua molto fredda per smacchiare, aggiungendo, se il caso lo richiede, un po’di sapone di Marsiglia. Mi raccomando, però, non usate MAI l’acqua calda! Potrebbe fissare la macchia sul tessuto.
2) Se invece il sangue è secco, ma il capo macchiato è molto delicato, vi consigliamo di mescolare del sale a un pochino di acqua, creando un composto. I granelli di sale sono un toccasana per le incrostazioni e non sbiadiscono i tessuti. Applicatelo, risciacquate e concludete il processo con un lavaggio a freddo.
3) È probabile avere avuto qualche problema tecnico di notte che si concretizza in una macchia sul lenzuolo e, ahimè, anche sul materasso. Questa sì, rientra tra le macchie ostinate: provate ad applicare sul sangue uno strato di dentifricio. Quando sarà secco, rimuovetelo aiutandovi con le setole, ad esempio, di un vecchio spazzolino. È probabile che sia necessaria più di una applicazione, ma il vostro materasso sarà salvo.
4) Infine, per il sangue secco che si è depositato sui capi non delicati, vi consigliamo di usare dell’acqua ossigenata. L’anidride carbonica che vi è contenuta scioglie il sangue e, in generale, le macchie più difficili. Provate questa soluzione prima su un angolino nascosto del capo, per non rischiare di rovinarlo irreparabilmente.
Ah, se avete finito l’acqua ossigenata, niente paura! Provate con dell’acqua gassata, l’effetto sarà il medesimo.
Tutte noi, comunque, avremo avuto dell’intimo che non siamo riuscite a smacchiare a dovere.
Il nostro consiglio è: non buttatelo! Potrete sempre tenerlo da parte e usarlo durante il periodo delle vostre mestruazioni. Anche in questo caso, l’ambiente vi sarà grato.
Se avete altri suggerimenti oppure volete raccontarci la vostra esperienza con una delle tecniche che vi abbiamo proposto, scriveteci nei commenti!