Le infezioni vaginali ricorrenti, tra le quali cistiti, candidosi e vaginosi batterica, colpiscono un gran numero di donne e rappresentano una sfida significativa per la salute quotidiana femminile in tutto il mondo, soprattutto nei paesi meno sviluppati, in cui le condizioni igieniche spesso vengono meno e sono determinanti.
Queste patologie non solo comportano disagio fisico, ma spesso causano anche stress e frustrazione, influenzando negativamente la qualità della vita.
È cruciale analizzare e distinguere i sintomi, identificare le cause principali e adottare strategie di prevenzione e trattamento, supportate da evidenze scientifiche, per affrontare efficacemente queste problematiche, riducendone la frequenza e migliorando la qualità della vita.
Cistite: una delle infezioni urinarie più comuni
La cistite è un'infezione del tratto urinario (UTI) che colpisce la vescica, solitamente causata da batteri intestinali, in particolare Escherichia coli, che migrano verso il tratto urinario.
Le donne sono più frequentemente colpite a causa della loro anatomia, con una breve distanza tra uretra, vagina e ano che facilita la diffusione dei batteri nella vescica.
Secondo uno studio di Foxman et al. (2022), circa il 50-60% delle donne sperimenta almeno un episodio di cistite nella vita, con molte che soffrono di infezioni ricorrenti.
Sintomi della cistite
- Dolore e bruciore durante la minzione
- Bisogno frequente e urgente di urinare
- Dolore pelvico
- Presenza di sangue nelle urine (in alcuni casi)
La cistite ricorrente può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, rendendo essenziale comprenderne la prevenzione e la gestione.
Trattamento della cistite
Le linee guida attuali, come quelle pubblicate dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE), raccomandano l'uso di antibiotici (es. nitrofurantoina o trimetoprim) per il trattamento delle UTI.
È essenziale completare il ciclo di antibiotici prescritto per evitare recidive e resistenza batterica.
Prevenzione e comportamenti raccomandati
- Urinare subito dopo il rapporto sessuale può ridurre la colonizzazione batterica nella vescica (Hooton et al., 2022)
- Evitare l'uso di spermicidi e diaframmi, che aumentano il rischio di cistite (Stapleton, 2023)
- Assunzione di probiotici contenenti Lactobacillus per mantenere l'equilibrio della flora vaginale (Kramer et al., 2024)
- Idratazione adeguata per aiutare a espellere i batteri
Candidosi vaginale: una proliferazione fungina comune
La candidosi vaginale è causata dalla crescita eccessiva di Candida albicans, un fungo normalmente presente nella flora vaginale.
Fattori scatenanti: stress, squilibri ormonali, uso di antibiotici, diabete non controllato, dieta non equilibrata.
Sintomi della candidosi
- Prurito intenso
- Bruciore
- Perdite vaginali bianche
- Arrossamento della zona vulvare
- Dolore durante i rapporti sessuali
Trattamento della candidosi vaginale
Secondo l'American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), è consigliato l'uso di antifungini topici (clotrimazolo o miconazolo).
Per forme recidivanti: trattamenti prolungati con antimicotici sistemici o terapia di mantenimento.
Prevenzione e comportamenti raccomandati
- Limitare l'uso di antibiotici
- Assumere probiotici durante e dopo la terapia antibiotica (Falagas et al., 2023)
- Indossare biancheria intima in cotone, evitare indumenti sintetici
- Mantenere una buona igiene intima
Vaginosi batterica: squilibrio della flora batterica
La vaginosi batterica si verifica quando diminuiscono i lattobacilli e aumentano batteri patogeni come Gardnerella vaginalis.
Sintomi della vaginosi batterica
- Secrezioni grigio-biancastre
- Odore sgradevole (simile al "pesce marcio")
Spesso asintomatica, ma può aumentare il rischio di altre infezioni.
Trattamento della vaginosi batterica
Secondo il CDC, si usano antibiotici come metronidazolo o clindamicina.
Ripristinare la flora vaginale con gel vaginali a base di Lactobacillus rhamnosus è consigliato.
Prevenzione e comportamenti raccomandati
- Evitare lavaggi vaginali interni
- Usare detergenti intimi delicati, senza profumi
- Usare preservativi e fare controlli regolari (Koumans et al., 2022)
Antibiotico-resistenza e approccio diagnostico
L'abuso di antibiotici ha contribuito a un aumento della resistenza batterica, complicando la gestione delle infezioni.
È fondamentale un corretto iter diagnostico:
- Anamnesi completa
- Esami di laboratorio (es. coltura delle urine)
- Test diagnostici rapidi (tamponi, test pH, microscopici)
- Educazione del paziente sui rischi dell'automedicazione
Approccio integrato per prevenire le infezioni vaginali ricorrenti
- Igiene intima corretta, evitando detergenti aggressivi
- Alimentazione equilibrata ricca di fibre e probiotici
- Gestione dello stress tramite yoga, mindfulness e riposo adeguato
Quando consultare unə medicə?
Se le infezioni sono frequenti o non rispondono alle misure preventive, è bene rivolgersi a un professionista. Potrebbero nascondere altre condizioni di salute o necessitare di trattamenti specifici.
Conclusioni
Le infezioni vaginali ricorrenti sono una problematica comune ma gestibile.
Ogni donna è diversa e può richiedere approcci personalizzati.
Un mix di consapevolezza, prevenzione, probiotici e igiene intima corretta può fare la differenza.
Inoltre, queste condizioni impattano anche l'aspetto emotivo: il benessere psicologico e la qualità della vita non vanno trascurati.
Parlarne è il primo passo per affrontarle, senza tabù e senza sensi di colpa.
LORENZO CIOL