Dismenorrea, non siamo fattə per soffrire

Dismenorrea è il termine medico che indica i dolori associati al ciclo mestruale.
Un dolore intenso, solitamente acuto o crampiforme, ma che può essere anche sordo e costante e può arrivare ad irradiarsi fino a cosce e schiena, è spesso associato a nausea, diarrea, vertigini e sudorazione intensa.

Secondo l’OMS soffre di dismenorrea l’81% di chi ha il ciclo mestruale, con un picco durante l’adolescenza.

Nonostante sia un disturbo molto comune spesso viene sottovalutato e ritenuto “normale”, qualcosa con cui imparare a convivere: hai un utero, devi soffrire, un mantra dal sapore biblico.
Molto spesso, questi dolori, che insorgono qualche giorno prima dell’inizio delle mestruazioni e scompaiono dopo 2-3 giorni, sono di un’intensità tale da compromettere le attività della vita quotidiana. Secondo uno studio recente vengono persi circa nove giorni di lavoro o di studio l’anno a causa della dismenorrea e il problema è ancora più evidente durante l’adolescenza, quando la dismenorrea è molto comune. È facile immaginare come questo fattore influisca negativamente sullo studio e sul rendimento scolastico, relegando ancora una volta le persone che sperimentano l’esperienza delle mestruazioni in una posizione svantaggiata.

I dolori legati al ciclo mestruale non devono arrivare a compromettere le attività della vita quotidiana: quando questo succede è necessario rivolgersi ad uno specialista che ci aiuterà a capire come tenere sotto controllo il dolore e studiare una terapia adatta a ciascunə di noi.

Ma quali sono le cause della dismenorrea, perché proviamo dolore?
Quando alla base del dolore non c’è una causa specifica si parla di dismenorrea primaria: in questo caso sono le prostaglandine, molecole associate all’infiammazione e prodotte dal nostro organismo, le responsabili di crampi e dolore. Si pensa che le prostaglandine e altri mediatori dell’infiammazione prodotti nell’endometrio stimolino le contrazioni uterine che, se prolungate, causano il restringimento dei vasi sanguigni riducendo l’apporto di ossigeno al tessuto.

Se invece i sintomi sono legati a patologie dell’apparato riproduttivo come ad esempio endometriosi, adenomiosi, fibromi uterini, infezioni o stenosi della cervice uterina si tratta di dismenorrea secondaria, in cui i sintomi sono causati dalle anomalie pelviche.

Come possiamo alleviare i sintomi?
Sottolineando l’importanza e la necessità di rivolgersi ad un medico quando il dolore non è gestibile e influisce negativamente sulla nostra vita, ecco qualche rimedio che ci può aiutare a tenere sotto controllo i dolori della dismenorrea primaria (nel caso di dismenorrea secondaria la terapia più adatta dipende dalla patologia associata, e solo trattando quest'ultima è possibile eliminare o ridurre il dolore).
L’attività fisica è una strategia altamente efficace per aiutare a controllare il dolore. Il movimento infatti fa produrre al nostro organismo le endorfine, un potentissimo analgesico naturale.
Anche una dieta sana, ricca di alimenti antinfiammatori come pesce azzurro, semi oleosi, prodotti freschi e poco raffinati e a basso contenuto di zuccheri, come la carne lavorata, l'alcool e i conservanti, può rappresentare un valido alleato per ridurre la produzione di prostaglandine.
Può essere utile ricorrere ad un supplemento di magnesio in fase pre-mestruale, che aiuta a ridurre gonfiore e spasmi muscolari. Così come altre sostanze naturali quali angelica, lavanda e camomilla possono alleviare crampi, dolore e aiutare il rilassamento, così come massaggi circolari al basso ventre, una borsa dell’acqua calda, esercizi di allungamento, posizioni yoga e tecniche di meditazione e respirazione.
Tra i farmaci da banco più utilizzati ci sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), che bloccano la produzione di prostaglandine riducendo così il dolore. Anche la pillola anticoncezionale, o altre terapie ormonali a basso dosaggio, possono alleviare i dolori riducendo l’intensità degli spasmi dell’utero. Il nostro medico saprà indicarci la terapia farmacologica più adatta a noi.

Ricordiamoci che il ciclo mestruale non deve influenzare negativamente la qualità della vita, ostacolare i successi personali e il raggiungimento dei nostri sogni!

BEATRICE UGUAGLIATI

pic via anishaspice




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