Ciclo mestruale: gli Omega-3 sono utili contro il dolore?
In alcune parti del mondo è già realtà: le donne hanno diritto a un congedo mestruale – un periodo
di assenza giustificata dal lavoro a causa di sintomi invalidanti associati al ciclo mestruale.
Perché
sì, il dolore che accompagna le mestruazioni può essere talmente forte da impedire di svolgere le normali attività quotidiane, incluse quelle lavorative.
Ma perché tutto questo dolore? Possibile che non ci sia modo per contrastarlo e riuscire a vivere in modo sereno anche i giorni del mese in cui si è alla prese con ciclo e assorbenti?
Fortunatamente, non tutte le persone soffrono di questo problema – che, in gergo tecnico, prende il nome di dismenorrea. Ancor più fortunatamente anche chi convive con mestruazioni dolorose ha a disposizione possibili vie di uscita. Non sempre si tratta di farmaci; infatti, anche molecole assolutamente naturali come gli Omega-3 sembrano utili contro i dolori associati al ciclo.
Le cause della dismenorrea
Per comprendere i possibili vantaggi dell'assunzione di Omega-3 è bene fare un passo indietro e capire, prima di tutto, cos'è esattamente la dismenorrea e da cosa dipende.
A volte i dolori del ciclo sono associati a problemi di salute anche seri, come l'endometriosi o i fibromi uterini. In queste circostanze si parla di dismenorrea secondaria; i dolori possono iniziare prima dell'inizio delle mestruazioni e proseguire anche dopo la fine delle perdite, peggiorando, spesso, con il passare del tempo.
Nella maggior parte dei casi, però, alla base della dismenorrea non c'è una patologia. Più semplicemente, l'utero produce una quantità molto elevata di prostaglandine, molecole che causando la contrazione dei muscoli dell'utero stesso portano alla comparsa di crampi – e quindi di dolore.
In questo caso si parla di dismenorrea primaria. I fastidi possono iniziare a farsi sentire già uno o due giorni prima dell'inizio delle perdite mestruali e in genere durano per pochi giorni, ma ad alcune persone va decisamente peggio: per loro, i dolori sono forti e persistenti.
Dolori mestruali: le soluzioni
Non esistono soluzioni specifiche contro la dismenorrea primaria. I rimedi più spesso utilizzati sono impacchi caldi a livello del basso addome, bagni altrettanto caldi e farmaci per combattere il dolore.
Tecniche di rilassamento (come lo yoga e la meditazione), l'attività fisica e, d'altra parte, il riposo, così come anche la scelta di evitare il fumo e il consumo di alcolici, possono dare un ulteriore aiuto.
Per quanto riguarda i farmaci contro i dolori mestruali , generalmente si tratta di antinfiammatori non steroidei (Fans), come l'ibuprofene e il naprossene, che possono sia alleviare gli effetti delle prostaglandine sia ridurre la loro produzione da parte dell'utero.
In effetti, le prostaglandine sono molecole di natura infiammatoria. I tessuti infiammati sono caratterizzati da un significativo aumento della loro sintesi, che svolge un ruolo importante nella comparsa dei tipici segni dell'infiammazione acuta, tra cui è incluso anche il dolore. Omega 3, alleati contro l'infiammazione
L'idea che gli Omega-3 possano essere utili contro i dolori mestruali deriva proprio dalle loro proprietà antinfiammatorie. Infatti questi grassi di origine alimentare sono i precursori di diverse molecole coinvolte nell'infiammazione. Rispetto ad altri grassi presenti nel cibo (in particolare, rispetto agli Omega-6, molto abbondanti nelle diete occidentali moderne) gli Omega-3 sono il substrato per la produzione di sostanze che tendono ad avere un minore potenziale infiammatorio.
Inoltre, sono i progenitori anche di molecole che contribuiscono a far terminare i fenomeni infiammatori (le maresine, le resolvine e le protectine). Infine, controllano l'espressione di geni – attivando fattori antinfiammatori e inibendo fattori proinfiammatori – e l'attività delle cellule del sistema immunitario, contrastando l'infiammazione.
Tra le molecole regolate dagli Omega-3 ci sono proprio le prostaglandine, la cui produzione viene regolata non solo dai Fans ma anche da questi grassi alleati della salute. Insomma, i motivi per pensare che possano essere utili anche quando l'infiammazione e il dolore dipendono dal ciclo mestruale non mancano.
Gli Omega-3 contro la dismenorrea
Gli studi sul tema non mancano. I loro risultati sono incoraggianti, tanto che un'analisi piuttosto recente condotta da ricercatori iraniani e pubblicata sull'European Journal of Clinical Pharmacology ha portato alla conclusione che «gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 possono avere un lieve effetto sulla severità della dismenorrea primaria».
Nell'analisi sono stati inclusi gli studi randomizzati controllati (che sono studi clinici di elevata qualità) reperibili nelle principali banche dati di pubblicazioni scientifiche in cui siano stati analizzati gli effetti dell'assunzione di Omega-3 sulla dismenorrea primaria.
Ne è emerso che la gravità dei dolori mestruali può dipendere da diversi fattori, fra cui anche quanti Omega-3 si assumono al giorno. A tal proposito, una delle conclusioni cui sono giunti i ricercatori potrebbe sorprendere: questi grassi riescono a contrastare meglio il dolore quando vengono assunti a basse dosi. Un'altra conclusione interessante è che possono rappresentare un rimedio più efficace per le persone più giovani.
Non solo dismenorrea
Peraltro, la dismenorrea non è l'unico disturbo associato al ciclo mestruale che potrebbe essere almeno in parte tenuto sotto controllo dagli Omega-3. Diversi studi suggeriscono infatti che questi grassi possano ridurre anche la gravità della sindrome premestruale , vale a dire quella condizione che può fare la sua comparsa da una a due settimane prima dell'inizio delle perdite mestruali e che scatena molti sintomi diversi dal dolore, come gonfiore, irritabilità, affaticamento e aumento di
peso.
In questo caso, l'assunzione di Omega-3 sembra essere tanto più efficace quanto più è prolungata nel tempo.
Come assumere Omega-3 contro i fastidi del ciclo?
Gli Omega 3 sono naturalmente presenti in diversi alimenti di origine vegetale (come le noci, i semi di lino e il loro olio) e animale (il pesce grasso e gli oli derivati). Tuttavia, non tutti gli Omega 3 di origine alimentare si equivalgono.
Quelli biologicamente attivi sono l'EPA (acido eicosapentaenoico) e il DHA (acido
docosaesaenoico), cioè gli Omega-3 di origine marina, presenti nel pesce, nell'olio di pesce, nell'olio di krill e nell'olio microalgale. Purtroppo, l'organismo umano non è un abile produttore di queste molecole, che è quindi bene assumere in quantità adeguate con il cibo o, se ne sono necessarie dosi particolarmente adeguate o non si mangia pesce a sufficienza, con gli integratori alimentari.
Le persone che vogliono provare la loro efficacia contro i disturbi del ciclo possono assumerli in due modi diversi:
- a basse dosi, se il problema con cui hanno a che fare è una dismenorrea primaria;
- per lunghi periodi, se vogliono contrastare i sintomi della sindrome premestruale.
SILVIA SOLIGON
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