Che suono fa l’amore?

Che suono fa l’amore? Me lo chiedo spesso, sin da quella volta in cui ho sentito i suoi passi sul selciato mentre veniva verso di me. Sarà quello? Ho pensato, con le farfalle che sciamavano nello stomaco. Per un attimo ho creduto fosse la sua risata, troppo banale mi sono detta. Così come lo schioccare dei suoi baci prima sulla mia guancia, poi sulla mia bocca e fin dentro la mia anima. Quello sarà il suono della passione, come teneva a ricordarci la vicina quando ci incontrava, e ho sorriso mentre ci pensavo.


Ciò di cui sono sicura è che l’amore non ha il suono delle sue urla, quelle che sono arrivate prima furtive tra le parole e poi hanno iniziato a far parte delle nostre giornate, ospiti insistenti e indesiderate. Le sento solo io? Mi sono chiesta più volte. Nessun altro pareva farci caso. 


Poi è arrivato uno schiocco secco. No, non può essere quello. L’amore non schiocca sulla guancia. Non posso, non voglio convincermi del contrario. Un altro schiocco, un altro ancora, un tonfo, un click di costole che cambiano forma, lo scorrere di un rivolo in viso. 


Nel tempo mi ero convinta che il suono dell’amore l’avrei riconosciuto subito: cristallino, come quando le dita umide scorrono sul bordo del bicchiere, o magari un trillo che risveglia i sensi intorpiditi. 


Non ho mai pensato che l’amore fosse uno scoppio, un boato, un frastuono così forte, una sirena che lampeggia e urla nella notte…


In lontananza, mi è parso di sentire un telegiornale che parlava di me e la voce della vicina che accompagnava le parole “delitto passionale”. Eh no, Signora, proprio lei dovrebbe saperlo che il suono della passione non assomiglia affatto a quello di uno sparo.


Che suono fa l’amore? Scopritelo voi per me e poi, vi prego, fatelo sapere a tutti.  


EMILIA BIFANO




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